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Il Salone Internazionale del Libro di Torino è la manifestazione in cui la maggior parte degli editori italiani si trova rappresentata nella stessa unità di luogo e di tempo. La bibliodiversità è una ricchezza, il pluralismo (non solo in campo editoriale) è una ricchezza, la molteplicità di voci rappresenta una ricchezza. Anzi, è una delle garanzie della democrazia. Dare spazio a molte voci è meglio che ascoltare un monologo.
L'appuntamento con il Salone Internazionale del Libro di Torino si rinnova ogni anno a maggio nei quattro padiglioni di Lingotto Fiere. Un capolavoro di archeologia industriale, il celebre stabilimento Fiat con la rampa elicoidale e la pista sul tetto. Disegnato fra il 1915 e il 1922 e ammirato da Le Corbusier, dal 1985 il complesso è stato trasformato da Renzo Piano in centro espositivo, congressuale e commerciale.
Il Salone è la più grande libreria della comunità italofona e dell'intera area culturale del Mediterraneo. Una vetrina dove gli editori piccoli e medi hanno la stessa visibilità dei grandi marchi e dove anche l'editoria locale può farsi conoscere oltre i confini del proprio territo-rio. Un immenso scaffale nel quale il grande pubblico può incontrare il libro in tutte le sue forme. I titoli più belli e curiosi, i volumi introvabili e le ultime novità, e-book, audiolibri, fumetti, multimedia.
Quattro padiglioni, 51.000 metri quadri di superficie, 27 sale convegni, 1.200 editori, oltre 300.000 visitatori in cinque giorni. Il Salone Internazionale del Libro di Torino è la più grande manifestazione d'Italia dedicata all'editoria, alla lettura e alla cultura, e fra le più importanti in Europa.